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mercoledì 2 marzo 2011

Campionato Mondiale 2010 Zagabria (15-23 luglio)

Azzurra Ciani, Jacopo Cappelli e Massimo Dalla Casa tornano dal mondiale
di tiro a segno con un record italiano e otto carte olimpiche

Bel debutto di Jacopo Cappelli della società Sport in H di Faenza tra i “grandi” del tiro a segno disabili al Campionato Mondiale, disputato a Zagabria dal 15 al 23 luglio. Alla sua prima partecipazione ha collezionato ottimi piazzamenti a ridosso delle prime posizioni con la soddisfazione di conquistare il primo posto nel turno di qualifica nella specialità R56 (carabina cal.22 lr a 50 metri) con p.ti 590/600, nuovo record italiano.
«Tante volte ho sognato di poter partecipare a un mondiale, ha dichiarato Jacopo, ma la realtà è stata superiore alla fantasia, le emozioni provate sono state enormi, a iniziare dalla cerimonia inaugurale sino al termine delle gare, anche dal punto di vista tecnico sono soddisfatto, mi sono migliorato in tutte le quattro specialità cui ho partecipato, poi è arrivata anche la vittoria nel turno eliminatorio della R.6 col nuovo record italiano, un pizzico di rammarico per la specialità R.3 (carabina a metri 10 a terra) dove, col punteggio di 599/600 ho disputato lo “shoot-off” per l’accesso alla finale restandone escluso per pochi centesimi di punto. Un altro bel ricordo sarà l’armonia e l’allegria del gruppo e la pazienza e la competenza dei tecnici che ci accompagnavano».
Per Jacopo Cappelli da registrare anche l’undicesimo posto nella carabina R.1 (10 metri in piedi) e il tredicesimo posto nella carabina R.7 (3 posizioni a 50 metri) con un totale di quattro carte olimpiche conquistate.

Per Massimo Dalla Casa della società A.S.D. di Faenza, altro debuttante in una rassegna iridata, «Questi mondiali sono stati per me una sorpresa sotto tutti i punti di vista, sapevo che i punteggi personali sarebbero stati inferiori al nostro standard normale, ma non mi sarei mai aspettato di patire così l’emozione, sono comunque soddisfatto del risultato delle mie gare, finire nei primi venti nelle due specialità disputate, R.5 e R.9 e la conquista di una carta olimpica sono sicuramente un buon bottino. Ho vissuto dei momenti da ricordare, sia in pedana sia fuori, e questo grazie ad uno splendido gruppo come si è dimostrata la nazionale italiana».

Azzurra Ciani della società A.S.D. di Faenza, con due Paralimpiadi e tante rassegne iridate e continentali sulle spalle è la veterana del gruppo faentino, ciò nonostante anche per Azzurra ci sono state delle piacevoli novità, «innanzitutto voglio rilevare che è la prima volta che in una rassegna mondiale partecipano, finalmente e con pieno merito, anche Jacopo e Massimo e i risultati ottenuti dicono che già da tempo meritavano questa convocazione. Con due concittadini accanto è stato come essere più vicina a casa. Anche la gestione del gruppo è stata una novità, le pause in allegria si sono alternate ai momenti di lavoro e il rapporto con i tecnici è stato molto stretto e sicuramente positivo. Al mio ruolo d’atleta si è aggiunto quello di dirigente come consigliere nazionale del quarto dipartimento e direi che tutto sommato non è andata poi così male. Un pizzico di rammarico nella gara di carabina R.6, dopo una qualificazione al “piccolo trotto” ho avuto a portata di mano l’accesso alla finale poi, per una brutta serie complice il forte vento a raffiche, ho chiuso al ventunesimo posto con 578/600. Positiva la conquista delle carte olimpiche nelle tre gare disputate».

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